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LA GIOSTRA DEL SARACINO

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2007 01:47
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Re dei Normanni
08/04/2007 01:47
 
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La giostra del Saracino
Tre sono le principali ipotesi su come sia nata l'antichissima manifestazione aretina nota come 'Giostra del Saracino'. Si fa risalire l'istituzione del torneo all'VIII sec.d.C. quando i cavalieri aretino cosi' si addestravano a combattere i pirati saraceni che saccheggiavano le coste della Toscana.
Oppure si ritiene che la giostra sia stata importata direttamente dagli Arabi (come indicherebbe lo stesso termine "Giostra del Saracino") o dai crociati che l'avevano appresa dalle truppe musulmane.
Oppure ancora che fosse l'origine comune dell'attuale torneo e della 'Quintana' in quanto anticamente Arezzo fu divisa in cinque rioni. Nessuna di queste ipotesi puo' essere comprovata da documenti ed e' quindi probabile che possa trattarsi semplicemente di un antico gioco cavalleresco, destinato all'addestramento dei cavalieri. Non a caso troviamo giochi cavallereschi in ogni paese dove i cavalieri costituissero una presenza importante per le truppe - in tempo di guerre - o per l'ordinamento sociale - in tempo di pace. E' da notare pero' come "In Arezzo l'usanza di correre la giostra, in occasione di particolari solenni ricorrenze, supera i limiti di tempo che segnano la scomparsa della stessa usanza in altre citta'." 1

La Giostra 'moderna'
Il permanere vivo nella cultura popolare il ricordo dell'antica giostra fece si' che si pensasse, gia' nei primi decenni del secolo, a riproporre il torneo come rievocazione storica, cosi' come si era fatto nel lontano 1678 in occasione delle solenni celebrazioni in onore di S.Niccolo' 2.
Venne incaricato lo storico Nino Novarese del disegno dei costumi. Il Maestro Giuseppe Pietri - notissimo compositore di operette - musico' l'inno, i cui versi furono scritti da Alberto Severi 3 .
Il 7 Agosto 1931, durante la ricorrenza di S.Donato, patrono della citta', si corse la 'Giostra del Saracino".
La seconda guerra mondiale sospese il torneo, nel 1940. Dopo il 1945 pero' la "Giostra" torno' prepotentemente a far parte della tradizione locale aretina. Ogni quartiere - alla maniera medievale - ha le proprie 'milizie', fanti e cavalieri, il proprio stemma, il tamburo; ogni quartiere e' retto da un Consiglio ha i propri Rettore e Capitano, cui spetta il comando dei figuranti e la scelta dei Cavalieri di Casata. Ogni quartiere mette in campo due 'campioni', due giostratori, che correranno contro il 'Buratto', effigie del re 'saracino'.
Esiste pero' un organismo 'super partes' che si occupa dell'organizzazione generale della giostra, l'"Istituzione Giostra del Saracino" , presieduta dal Sindaco e del cui Consiglio fanno parte i Rettori dei Quartieri. Alla "Magistratura della Giostra" infine, spetta la vigilanza sulle attivita' dei Quartieri, la custodia del Buratto e l'applicazione delle norme del torneo.

Regole della Giostra
Il 'saracino' posta il cartellone sul braccio sinistro. Il cartello e' suddiviso in zone , ciascuna delle quali indica un punteggio, dall'uno al cinque. Al giostratore viene attribuito il punto segnato sulla zona del bersaglio colpito.


Penalita':
Il giocatore e' squalificato se:
inizia la carriera prima del segnale del Maestro di campo

il cavallo interrompe la corsa

il cavallo esce dalla lizza con tutte e quattro le zampe

il giostratore perde tutti i punti segnati se:
rallentera' la carriera del cavallo

il cavallo caduto entro i limiti della carriera non verra' subito rialzato dal cavaliere saldo in sella

dopo colpito il Saracino, perdera' la lancia

Il giostratore perde due punti se:
verra' colpito dal Saracino, ma restera' saldo in sella

caduto il cavallo entro i limiti della carriera, restera' saldo in sella e rialzera' subito l'animale, senza perdere alcuna parte delle armi e delle bardature


Vantaggi:
Il giostratore colpito dal Saracino, ma che ne strappi il mazzafrusto guadagna:
quattro punti se toglie le tre palle

due punti se toglie due palle

un punto se toglie una sola palla

Il punteggio verra' raddoppiato al cavaliere che, nell'urto, spezzi la lancia senza per per questo perderla completamente.





Note:
1 - P.F.Greci, La Giostra del saracino, Origine e significato della rievocazione
2 - Esiste un documento del 1678, appunto, conservato presso la Biblioteca della Fraternita dei Laici di Arezzo, nel quale troviamo descritti i festeggiamenti e come si fosse stabilito di chiudere la giornata correndo la 'giostra del Saracino' che dall'antichita' era tipica della tradizione aretina.



Terra d'Arezzo un cantico
s'alza dai nostri cuori
tu che dai luce ai popoli
consacra i tuoi splendori
da piu' di trenta secoli
parla di te la storia
e mille e mille pagine
consacra alla tua gloria
Galoppa galoppa mio bel cavalier
tu sei la speranza del nostro quartier
col braccio robusto che piega il destin
trionfa gagliardo sul re Saracin

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